E’ un libro non tecnico sebbene tocchi la tecnologia, ha un taglio manageriale senza diventare noioso e ,cosa interessante, coinvolge anche il nostro software preferito.
Il titolo “LA MIA IBM” puo’ sembrare altisonante, ma subito il testo “Chi dice che gli elefanti non possono ballare?” offre un’immagine diversa.
E’ un libro del 2003, quindi non recente, che potrebbe essere considerarlo “obsoleto” in un settore dove gli anni si misurano in mesi oramai. Nonostante questo ritengo che offra numerosi spunti di riflessione e idee per chi dirige e gestisce un’ impresa o semplicemente per chi voglia curiosare dietro alle quinte di in un’azienda internazionale e vedere con occhi diversi un periodo particolare caratterizzato da enormi cambiamenti tecnologici.
Posso dire di avere trovato questo testo casualmente e aprendo una pagina a caso ho letto il titolo “L’acquisto di Lotus”.
La curiosità di scoprire qualche episodio poco noto ha fatto il resto.
Inoltre poter leggere l’esperienza personale di management di una persona che si e’ trovata a dover reinventare un modello di business dove non esistono modelli penso non sia cosa da poco.
Lou Gerstner, CEO di IBM, racconta in modo semplice le scelte, le difficoltà e le mete ambiziose che l’hanno guidato a gestire un’azienda tecnologica negli anni di una rivoluzione del mondo informatico che tra l’altro si stava estendendo a tutti settori.
Allo stesso tempo però non e’ una semplice biografia, ma riporta un’esperienza, offre consigli e suggerimenti per una gestione dell’azienda ma senza mai annoiare.
Nel testo sono toccati tanti punti: si parla di leadership, di strategia, di vision, di marketing, di pubbliche relazioni, di cambiamento al mutare delle esigenze del cliente, del difficile nodo delle acquisizioni, di decentramento verso accentramento passando per il tema della comunicazione, della motivazione,della retribuzione del personale e delle attività di impegno sociale.
Temi più che mai attuali nelle realtà internazionali di oggi, parlo per esperienza personale, ma innovativi negli anni appena trascorsi.
Meritano gli spunti e riflessioni sulla tecnologia passata e futura, sull’ e-business e alcune predizioni ancora oggi valide.
E’ interessante scorrere le mail ufficiali inviate da Gerstner ai suoi “colleghi” , (leggi “il personale IBM di tutto il mondo” ) nelle piu’ diverse occasioni.
Da quelle successive all’evento dell’11 Settembre a quelle relative al cambiamento della “cultura aziendale” che sempre si concludono con ringraziamenti e l’incitamento ad andare sempre avanti con impegno.
Queste mail offrono uno spunto per comprendere come la comunicazione sia importante quanto la determinazione verso il successo.
Tornando al nostro software preferito, il libro racconta prevalentemente il cambiamento che l’IBM ha dovuto affrontare per riemergere dalla crisi in cui stava cadendo, ma in questo cammino un giorno si e’ affacciato un prodotto che l’IBM stessa ha ritenuto strategico per il suo futuro: Lotus Notes !
Ed era tanto strategico che l’ha voluto acquisire a forza comprando l’intera “azienda” attraverso l’acquisto di tutte le azioni della Lotus Development Corporation pur di renderlo un veicolo trainante del suo successo e allo stesso tempo parte del suo successo.
Tra le mail potete infine leggere e curiosare nelle lettere indirizzate al CEO della Lotus, Joe Manzi, da parte dallo stesso Gerstner o leggere come Lotus Notes sia stato di supporto alla U.S. Federal Emergency Management Agency nei giorni successivi l’11 Settembre.
I riferimenti al mondo Lotus sono pochi, ma assieme alle descrizioni delle tecnologie e delle aspettative di un mondo tecnologico in piena trasformazione sono abbastanza per farsi un’idea dello scenario e della storia degli ultimi 10 anni in questo settore.
Nonostante i tempi siano ora diversi ritengo che il libro sia molto attuale, la rivoluzione culturale di cui Gerstner è stato promotore e’ valida piu’ che mai.
- La collaborazione tra le persone, vera risorsa aziendale, e’ il punto di forza delle aziende del futuro: per supportarla serve uno strumento, un adeguato se non ottimo software che nessuno ad oggi è riuscito ad imitare.
- L’ “incondizionato orientamento al cliente”, la chiave del cambiamento e della rinascita dell’IBM è quello che determina la continuità dell’impresa tramite l’ascolto e la soddisfazione delle esigenze del cliente.
Sarà una coincidenza o meglio l’applicazione di queste idee, ma oggi trovo la conferma e la continuazione della strategia di Gerstner nella nuova sfida al mercato che verrà presentata a giorni e che tra l’altro ci potrebbe vedere come protagonisti : Lotus Foundation !
Buona lettura ! e sono ben 456 pagine ! ;-)
La mia IBM
Chi dice che gli elefanti non possono ballare?
di Louis V. Gerstner
Sperling & Kupfer, Milano 2003
Pagine 455
ISBN 8820035022
Traduzione di Gian Luigi Giacone
Allego alcuni siti in cui è reperibile il testo:
http://www.ibs.it/code/9788820035020/gerstner-louis-v-jr/mia-ibm-chi.html
http://www.libreriauniversitaria.it/mia-ibm-chi-dice-elefanti/libro/9788820035020
http://www.webster.it/libri-mia_ibm_chi_dice_elefanti-9788820035020.htm
Segue la descrizione ufficiale e più
seria dalla quarta di copertina:
Il 1990 era stato l'anno più redditizio nella storia dell'IBM, ma nel
successivo triennio il settore informatico fu segnato da violenti cambiamenti.
Nel 1993 il colosso denunciava perdite per 16 miliardi di dollari e c'era
chi parlava apertamente di fallimento e chiusura.
Le cause? Dimensioni elefantiache, limitata cultura aziendale e il successo
del personal computer, una macchina che - paradossalmente - l'IBM stessa
aveva contribuito a inventare. Poi il timone fu preso da Lou Gerstner.
Di fronte al rapido declino di un'icona dell'industria americana, nessuno
dubitò che l'amministratore delegato si fosse assunto il compito di condurre
a termine l'ormai inevitabile frazionamento della corporation. Questa strategia,
ormai in fase di avanzata realizzazione all'arrivo di Gerstner, avrebbe
di fatto cancellato dal panorama industriale americano l'azienda che aveva
creato molte delle più importanti tecnologie del settore. Egli, al contrario,
lanciò un appassionato appello a tutti i manager: lavorare insieme per
riaffermare la missione dell'IBM.
Quale? Trasformarsi in un fornitore di soluzioni integrate, sotto la bandiera
di un incondizionato orientamento al cliente. Spiazzando completamente
i suoi critici, Gerstner optò per la coraggiosa decisione di non smembrare
l'IBM e di ridurre drasticamente i prezzi del suo principale prodotto per
riacquistare competitività. In questo volume descrive in prima persona
la trasformazione sia a livello competitivo, sia nella sua cultura e ci
offre un dettagliato resoconto della sua campagna per ricostituire il team
di management e infondere nel personale una nuova determinazione e nuovi
scopi. Il resoconto di come un leader possa creare una strategia vincente
e rigenerare una cultura aziendale cristallizzata in un autocompiacimento
ormai privo di senso, riportando un'azienda ai vertici del mercato.
Questo è il resoconto di prima mano di una svolta straordinaria, che descrive
l'eccezionale gestione della crisi e ci offre una riflessione sul settore
dell'informatica e sui principi della leadership, con una dettagliata panoramica
dello storico successo di Gerstner.
Nella storia dell'economia moderna, sono numerose le corporation che, da
leader del proprio settore, si sono rapidamente trovate a un passo dalla
scomparsa. Grazie alle imprese di nuovi manager, alcune sono riuscite a
rinascere e a rivivere, senza però mai raggiungere i precedenti fasti.
Solo un'azienda, invece, dopo aver dominato il proprio settore ed essere
precipitata sull'orlo del baratro, è riuscita a riconquistare, contro ogni
aspettativa, la leadership incontrastata: il suo nome è IBM.
3 Commenti:
Ciao a tutti,
se qualcuno è interessato al libro "La mia IBM" io ce l'ho. Scrivetemi all'indirizzo chiara.montefusco@gmail.com. Grazie e, spero, a presto!
L'avevo letto appena uscito, e vivendo nel mondo IBM dal 1985 ero rimasto molto colpito da come Louis aveva cambiato modo e metodi di approcio verso i clienti e non..Purtroppo oggi, come fa notare @Daniele, a volte sembra che si sia ritornato al passato. Comunque anche io come @Silvio ne consiglio la lettura che è molto veloce e comprensibile.
L'ho "audio-letto" in inglese. Molto interessante e sicuramente significativo sia per capire la struttura IBM che per studiare un pezzo di storia dell'economia moderna.
A volte però, conoscendo l'IBM di oggi, può sembrare che si sia ricaduti in problematiche che si pensavano superate.
Buona lettura.