Domino R7 DB2 Enabled: Prime impressioni

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La nuova Release di Domino attulmente in Beta3 è prevista in uscita per Ottobre 2005. In tale periodo (SMAU permettendo) IBM Italia dovrebbe organizzare un evento per il lancio ufficiale di tale Release.

Visioni del futuro

Mentre ci accingiamo  a scoprire tutte le novità di questa release IBM/Lotus guarda avanti e stà già lavorando sulla R8 con una visione di continuità molto ampia, si parla anche già della R9 etc... Tra le indiscrezioni più interessanti che sono uscite non solo all'ultima presentazione sulla R7 presso ELMECVISION, ma anche nel ultimo evento IBM  Workplace Live, sembrerebbe che con la R8 finisca di esistere il client notes che verrà sostituito (ovviamente non c'è ancora nulla di sicuro) dal Rich client di Workplace CS che integrerà nativamente le capacità del client notes, espandendo tale client alla gestione delle funzioni della famiglia di prodotti Workplace (open office java integrato, workflow, Instant messaging, e molto altro).

Domino R7

Negli ultimi giorni mi sono impegnato nella implementazione di Server R7 Beta3 e integrazione con DB2 UDB Enterprise Server Edition. Da questa attività ho potuto constatare sul campo le reali capacità della nuova piattaforma.

Domino e DB2 il test

Anche se attualmente non è ancora completa la capacità di integrazione con il mondo relazionale DB2 (per la Beta Domino supporta DB2 su piattaforma Win32 e IBM AIX 5.2), tale capacità sarà espansa con la R7 ufficiale e continuerà lo sforzo nelle versioni 7.x e 7.5.x (anche per la famiglia R7 è prevista la major release).
Nei test effettuati ho installato su una macchina virtuale (windows 2003 server) Domino R7 con DB2 8.2 e IBM DB2 Access for Lotus Domino. Ho attivato il transiction logging (caratteristica obbligatoria per abilitare Domino alla gestione del DB2) ed eseguita la procedura di Abilitazione di Domino al utilizzo di DB2 come Storage dei dati.

Con mio stupore ho scoperto con quale semplicità è possibile creare un qualsiasi database dai modelli di Domino (posta, team room, etc..) definendo come tipologia di database non più NSF ma DB2 (chiamato DB2NSF). Il risultato è quindi totalmente trasparente sia per gli amministratori che per gli utenti. Identica interfaccia e identico utilizzo. Di fatto nella dir DATA di domino viene creato un file di 1Kb che diventa solo un puntatore verso il Db2. A qusto punto ho verificato se anche per le repliche tale configurazione fosse trasparente e il risultato è stato la assoluta conferma. il database può essere replicato in locale e diventa ovviamente per il client un .NSF. Inoltre è possibile replicare lo stesso su un altro server Domino in formato NSF e mantenere la replica tra i due.

Altra caratteristica importanete che attività quali; compact, updall vengono eseguiti sul DB come se fosse un NSF.

A questo punto mi sono chiesto ma è possibile convertire una applicazione che non ha nulla a che fare con i modelli forniti per Default da Domino in DB2?

La risposta è stata si. Ho preso una mia applicazione documentale e semplicemente creando una nuova copia (o replica) sul server DB2 Enabled mi sono Visto convertire "on Fly" il database in DB2.

IMPRESSIONI:
  • I database creati con la formula NSFDB2 sono mediamente più grossi del originale NSF. Di fatto bisogna considerare però che il sistema di gestione indici viste tra NSF e DB2  oltre che l'indice di ricera di testo sono radicalmente diversi. Per esempio su DB2 l'indice di testo è all'interno del DB su NSF è esterno.
  • Performance: anche se il db più grande che ho testato era sui 600MB non ho notato differenze di performance. Sarà sicuramente interessante confrontare Db di diversi GB.
  • Problemi rilevati: Alcune viste categorizzate non vengono visualizzate correttamente soprattuto eseguendo una ricerca full text (problema rilevato esclusivamente sulla applicazione documentale, non su db creati dai modelli proprietari.

PRIME CONSIDERAZIONI
Ancora non ci sono dati o informazioni che mi permettano di capire a fondo i vantaggi ed i limiti relativi alla gestione in DB2 di una applicazione nata su Disegno NSF, ma la semplicità amministrativa è decisamente inopinabile. L'unico dato attualmente dichiarato è il risparmio di memoria per quanto riguarda il Buffer manager di Domino che su Db2 arriva a utilizzare un range massimo di 1/8 fino a 3/8 di memoria.

Ma è solo questa la reale novità con DB2?

Certamente no. Il punto di forza con cui la R7 può finalmente considerarsi completa è il fatto di potersi dire finalmente una piattaforma che ha anche un database relazionale. Con questo intendo dire che ora è possibile sviluppare in un front-end NSF delle viste based SQL per poter eseguire quary direttamente su un DB2. In aggiunta i dati ottenuti dalla quary possono essere "manipolati" al volo per poter essere visualizzati direttamente all'interno del DB NSF. inoltre questi dati possono essere associate a delle Form presenti nel NSF stesso.
Avremo quindi a disposizione due metodi:
  • DAV (DB2 access view). Che permette L'accesso di dati all'interno di un NSF mediante funzioni SQL dall'esterno. Questo di fatto abbatte le limitazioni da parte di sistemi esterni per l'interfacciamento con dati residenti in DB NSF. Un client Access può quindi visualizzare una parte di dati direttamente sul proprio DB2 che in realtà provengono da un db NSF.
  • Query view: si tratta di una vista su base query SQL che permette ad un utente notes di vedere dati direttamente residenti su DB2. Tale vista necessità per la visualizzazione dei dati una mappatura preimpostata delle utenze notes con quelle difinite su db2 per gestire la visibilità dei dati. Fa comunque fede la ACL per quanto concerne la gestione di accessi e visibilità dei dati. Si tratta di una vista dinamica che non viene gestita da task nativi di Domino (update e updall)


A livello strutturale più server Domino possono accedere allo stesso DB2 sever però su istanze diverse.


CONCLUSIONI

La R7 concorre insieme a tutta la fascia di prodotti che IBM offre ad una integrazione sempre più completa. Considerando che DB2 è oramai il cuore di tutte le soluzioni software (Workplace, Websphere, etc..) con la R7 tale integrazione diventa ancora più profonda.

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