Announcing IBM Lotus Domino available on Amazon Web Services!
Join us for this free event to see how IBM Lotus Domino 8.5, now infused with XPages and Web 2.0 technology, is a great solution for distributed cloud applications, including built-in capabilities for security, semi-structured data, workflow, and replication.
Così mi sono ricordato che da tempo seguo l’argomento e che potrebbe essere di interesse pubblico sapere quanto da me analizzato negli ultimi mesi e che riporto in maniera sommaria nel presente articolo.
IBM/Lotus ha sviluppato negli ultimi anni due tipologie di offerte per il mercato delle PMI: Lotus Fondation e Lotus Live;
Entrambe le soluzioni coprono egregiamente le necessità primarie per la collaborazione del personale di aziende senza particolari esigenze, offrendo una serie di servizi integrati facili da avviare e manutenere. Nel contempo però, entrambe le soluzioni non hanno saputo aprire le potenzialità di Domino (come Application Server) a sviluppi di terze parti che non siano semplici verticalizzazioni, anche se grazie all’integrazione delle XPages e del completo supporto Ajax, oggi la piattaforma lo permetterebbe in maniera egregia.
Durante LotusSphere 2010 venne annunciata l’intenzione da parte di IBM di rendere disponibili ad Amazon delle istanze di Domino da utilizzare sulla sua rete EC2. In concomitanza, fu reso gratuito l'utilizzo del Domino Designer. I due fattori messi assieme sono risultati “mooolto” interessanti...
Così, seguendo le orme del nuovo progetto ho scoperto che tra Febbraio e Marzo venne resa disponibile sul network di Amazon la possibilità di acquistare una versione del sistema in test per sviluppatori.
Il servizio in ottica SAAS ha un costo a consumo orario (si paga l’istanza solo quando l’istanza è effettivamente ed attivamente operativa):
- $0.095 per ora (o parziale di ora) per una istanza Small (m1.small)
- $0.000 per GB Internet Data Transfer fino a 1 GB/mese
- $0.150 per GB Internet Data Transfer fino 10 TB /mese
- + una serie di altri costi parametrizzabili sullo spazio disco ed i livelli di fault-tollerance e sicurezza
I prezzi indicativi li ho ripresi selezionando come dislocazione fisica delle macchine l’unica disponibile in europa (l’Irlanda).
Interessante è la frase che ho trovato nel Wiki che più avanti vi riporto inerente ad ulteriori costi da sostenere nei confronti di IBM: "There is no license charge from IBM, ... "
Le istanze sono basate su macchine con la seguente configurazione:
- SuSE Linux Enterprise Server 10 (32-bit)
- Lotus Domino Enterprise Server 8.5.1 FP2 (32-bit)
ed espongono le seguenti porte per il collegamento ai relativi servizi:
- 80 HTTP
- 443 HTTPS
- 389 LDAP
- 22 SSH (per l’amministrazione della macchina Linux)
- 1352 NRPC (quella a utile per collegare un client Notes/Designer)
Insomma, il progetto sembra muovere ora i primi passi e, come in generale il Cloud Computing, anche questa nuova opportunità dovrà passare al vaglio del mercato. Sicuramente mi è sembrato un valido strumento nelle mani degli sviluppatori, per fare apprezzare Domino anche come Application Server; specialmente post-avvento di XPages, Dojo, Web Services SOAP e quant’altro web-oriented oramai pienamente integrato nel mondo Lotus.
Per chi fosse interessato a provare a crearsi un server, anche solo per test, rimando a leggere il presente Wiki di riferimento "IBM Lotus Domino 8.5.1 on Amazon Web Services: A getting started guide".
In attesa di ragguagli ufficiali da parte di IBM nel prossimo webinar del 9 Giugno, invito tutti ad iscriversi al seguente link.
1 Commenti:
uff! che peccato, l'argomento è certamente molto caldo: l'iscrizione al webinar di domani è chiusa causa raggiungimento del massimo numero di registrazioni!