Symphony 3.0: guida all’ascolto

Symphony 3.0

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Ormai lo sapete: sono un mozartiano convinto da quasi 25 anni.
Eppure, il primo parallelo che mi viene in mente parlando del rilascio della versione Gold di Symphony 3 è con Beethoven: così come i quaderni di appunti del buon Ludwig rappresentano una preziosa testimonianza dei processi creativi che hanno trasformato gli abbozzi originali negli immortali capolavori che conosciamo (al contrario del caro vecchio Wolfgang, che era in grado di elaborare a mente tutte le correzioni e modifiche necessarie, fissando su carta l'opera praticamente finita) così le quattro beta release di Symphony 3 illustrano bene l'effetto “crescendo” che ci ha portato dalla versione 1.x all'attuale 3.0.
A proposito, non è che in IBM hanno una particolare predilezione per i numeri dispari: il passaggio diretto dalla versione 1 alla 3 dipende dal fatto che la suite Symphony è ora basata sull'ultima release disponibile del codice stream di OpenOffice.org (la 3, appunto) ed il mantenimento di tale uniformità, esteso anche al versioning, è previsto anche in futuro.
Un ultimo appunto prima di procedere: come menzionato anche da Ed Brill, attualmente è disponibile per il download solo la versione standalone (per tutte le piattaforme e i linguaggi supportati, compreso il relativo SDK); a Novembre sarà disponibile anche l'add-on per l'aggiornamento della versione di Symphony integrata nel client Notes (8.5.1 e 8.5.2).

Le novità sono davvero tante (l'elenco completo lo trovate qui) pertanto ci limiteremo per il momento ad analizzare le principali caratteristiche di questa nuova ed attesa versione.
Il primo impatto è, naturalmente, con la nuova interfaccia: le opzioni presenti nella sidebar sono state ampiamente estese e migliorate, anche dal punto di vista grafico, oltre ad adattarsi dinamicamente al contesto (ad esempio, una cella piuttosto che una colonna o una tabella DataPilot in un foglio di calcolo).

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È stata aggiunta un'icona nella main toolbar per la rapida esportazione in file PDF:

Image:Symphony 3.0: guida all’ascolto

e in ogni caso potete personalizzare tutte le toolbar secondo le vostre esigenze dal menu delle Preferenze:

Image:Symphony 3.0: guida all’ascolto

Se l'abitudine a lavorare con documenti, fogli di calcolo e presentazioni in finestre dedicate vi rende poco agevole navigare tra i vari tab (o linguette), una apposita opzione è sempre disponibile tramite click destro:

Image:Symphony 3.0: guida all’ascolto

Infine (si fa per dire: diciamo che per il momento ci fermiamo qui o non parliamo più delle novità relative alla compatibilità con il mondo Microsoft Office e alla programmazione) è stata aggiunta la gestione di file multimediali (nonchè il supporto multi-monitor per le presentazioni):

Image:Symphony 3.0: guida all’ascolto

Sarò di parte, ma personalmente trovo la nuova interfaccia intuitiva, semplice da utilizzare e graficamente molto gradevole.

In termini di velocità, le prestazioni sono notevolmente migliorate (almeno sulla mia macchina): lo start-up è molto più rapido così come l'apertura dei file.
E veniamo ora alla feature probabilmente più attesa: l'annunciato supporto alle macro VBA.
Ed Brill, nel suo già citato post, menziona molto chiaramente quello che fino ad ora è stato il più grosso ostacolo alla migrazione da Microsoft Office, ossia l'utilizzo spinto di macro, specialmente per quanto riguarda i file Excel.
Concordando pienamente, ho messo a dura prova Symphony 3.0 utilizzando fogli di calcolo Excel piuttosto corposi (intendo: decine di fogli di appoggio nascosti, impostazioni di pagina molto articolate con campi checkbox e drop-down con relativi lookup, macro complesse).

Il risultato dei miei test è senza alcun dubbio positivo e riassumibile nell'espressione “two thumbs up”; se non posso affermare che il 100% dei file si è rivelato compatibile al 100% senza alcun intervento da parte mia, posso però attestare che le modifiche necessarie al codice originale non sono andate oltre l'adattamento sintattico di alcune righe, in linea con quanto dichiarato nell'apposita sezione Known Issues della pagina dedicata alle Release Notes (ad esempio, un'eventuale riga come if Not a = "Hello" then deve essere trasformata nella corrispondente if a <> "Hello" then , modifica che deve essere attuata nell'ambiente originale poiché, come descritto nella succitata sezione, i cambiamenti apportati al codice VBA direttamente da Symphony non vengono salvati nel file sorgente).
In alcuni casi ho dovuto inoltre correggere le impostazioni di pagina per la stampa e se avete incluso immagini convertite in pulsanti per l'esecuzione di una macro, potreste perdere in un primo momento l'aggancio al codice (cioè le immagini non saranno più cliccabili; questo effetto non si verifica con i pulsanti veri e propri).
Per il resto, nessun comportamento inatteso durante l'esecuzione del codice, nessuna perdita di dati e nessun blocco o crash di sistema.
In conclusione, gli interventi sopra citati possono essere descritti come l'inevitabile assestamento fisiologico che accompagna ogni migrazione (da e per qualunque software e/o sistema operativo), almeno dal mio punto di vista e a seguito dei miei test.
In breve: migrazione da Office possibile? Per me è un sì.

E ora a voi: date un'occhiata alla pagina dedicata all'interoperabilità di Symphony con il codice VBA , fate le prove con i vostri file Excel e... sotto con i commenti, ragazzi!

Terminiamo questa prima carrellata con uno sguardo a Symphony 3 dal punto di vista dello sviluppatore.
Del supporto a LotusScript parleremo in seguito, non appena sarà disponibile l'add-on per l'aggiornamento della versione di Symphony integrata nel client Notes.

Le nuove classi, proprietà e metodi disponibili con l'ultima release dell'SDK meritano però almeno un accenno: il scintillante Lotus Symphony Object Model mette a vostra disposizione tutto ciò di cui avete bisogno per manipolare documenti, fogli di calcolo e presentazioni in maniera intuitiva anche per chi non ha mai fatto davvero amicizia con l'ambiente di sviluppo Eclipse.
Anzi, di questo argomento in particolare tornerò presto a parlare, non appena... no, non ve lo dico subito, altrimenti che gusto c'è ;-) ?
Nel frattempo, non dimenticate di dare un'occhiata alla pagina dei plug-in rilasciati in contemporanea con la versione 3.
Ed eccoci agli accordi finali: come potete leggere nelle slide che ho presentato al DDive, per me questa release di Symphony rappresenta la mozartiana “Jupiter” del desktop office.
Per chi conosce l'opera del caro Amadeus non c'è bisogno di aggiungere altro, per tutti gli altri (oltre a consigliare l'acquisto del CD ;-) ) possiamo riassumere il tutto dicendo che Symphony è un prodotto multipiattaforma, con una nuova interfaccia estremamente user-friendly, compatibile con il mondo Microsoft Office (con qualche minimo intervento necessario in alcuni casi), personalizzabile, espandibile, programmabile e... gratuito.

Non credete che meriti ben più di una possibilità?
Ciao a tutti!

Fabrizio

P.S.: non appena verrà reso disponibile l'add-on per il client Notes, metterò on line la versione aggiornata del mio plug-in Notes of a Symphony

2 Commenti:

  • #1 Iarin Fabbri 11/02/2010 11:28:06 AM

    Ho già iniziato a convertire procedure che da Lotus Notes creano file di Excel. Dopo qualche scoglio iniziale per imparare le classi Symphony, e come fare determinate cose, posso affermare che la logica di business non va toccata, e cambio solo le chiamate agli oggetti OLE di Excel.

    Quindi si può passare a Symphony tranquillamente, e le vecchie procedure che creano file di Excel sono facilmente modificabili.

  • #2 Jack Dausman 10/25/2010 6:37:28 PM

    Ottima panoramica. Grazie

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